Relazioni

Che bell’esordio quello di 451, nuova etichetta fantascientifica di EdizioniBD, che il 9 giugno arriva sugli scaffali delle librerie con un tripletta di titoli di altissima qualità tra cui spicca Relazioni. Amanti amici e famiglie del futuro, antologia di racconti a cura di Sheila Williams. Un volume che dimostra come lo sguardo della nuova casa editrice sia ben fisso e attento sul nostro presente. 

I dieci racconti selezionati da Williams  sono dieci sguardi su un futuro prossimo, imminente, che spesso differisce dal nostro solo per un dettaglio o due: un inibitore neurale che consente ai genitori di censurare alcuni termini dall’esperienza quotidiana dei figli, un app di dating in cui in nostri avatar flirtano al posto nostro, o qualche nuova scoperta nel campo dell’ingegneria genetica. Pubblicato originariamente dal MIT nel 2020, Relazioni nasce da un’interrogativo: che effetto avranno le le scoperte scientifiche alle porte sui nostri legami più intimi?

Leggere oggi questa antologia, invece, ha un effetto un po’ diverso, perchè la domanda che in molti ci poniamo è simile, seppure radicalmente differente: che effetto avrà avuto questo ultimo anno abbondante di pandemia sul nostro rapporto con gli altri? Le risposte scelte da Sheila Williams, seppure non cucite intorno a questa domanda, portano a una conclusione comunque rassicurante: si adatteranno, come fanno sempre, come hanno sempre fatto. 

Contrariamente alle grida d’allarme di chi si appella di continuo alla conservazione di qualche tipo di legame tradizionale, come se la tradizione non fosse anch’essa un costrutto culturale a sua colta, le relazioni aperte e tecnologiche raccontate in questo volume ci presentano un’umanità ancora affaccendata nell’eterno affanno del capirsi l’un l’altro, una chimera talvolta facilitata e talvolta complicata dalle nuove opzioni concesse tanto dalla tecnologia quanto da una mentalità finalmente più libera e più aperta. 

Relazioni
Sheila Williams, curatrice dell’antologia.

È il caso di Edwina, che si affida quasi per scherzo a Eternalove, la pillola miracolosa della Pro Tox che promette di trasformare in un monogamo perfetto anche il più incallito tra gli amanti. Ma anche quello di Jo, la casalinga in una comune di mamme che si occupano di Charliee di conseguenza anche di Digisprazzo, l’ectoplasmatica interferenza elettronica che infesta casa e con cui il ragazzo riesce ad interfacciarsi attraverso la sua unità didattica. 

Quasi rassicura, insomma, scoprire che anche per dieci delle menti più allenate nell’immaginare il futuro, le relazioni interpersonali rimangono qualcosa di complesso e complicato, equilibri delicati che la tecnologia da sola non può sciogliere, ma al massimo ampliare nella loro portata. Per questo motivo il focus di chi scrive è sempre orientato più verso l’elemento umano che in direzione di quello tecnologico. 

Altrettanto rassicurante è l’immagine del futuro che emerge dai diversi fili conduttori che legano tra loro i dieci racconti. Quello rappresentato in Relazioni è un (dopo)domani ancora afflitto da incomprensioni e divisioni, pur sempre dominato dall’ipocrisia delle multinazionali, ma è anche un tempo in cui le relazioni sentimentali conoscono meno vincoli e l’accettazione nei riguardi di qualunque tipo di approccio alle relazioni è sdoganata in maniera trasversale tra la popolazione. 

Forse proprio per questo motivo il racconto che mi più mi è rimasto impresso tra i dieci è Penso con la mia testa di Suzanne Palmer (tradotto da Emanuela Burigo), ambientato in una Carolina del Nord in cui ai genitori è concesso di censurare le esperienze dei propri figli attraverso un dispositivo collegato direttamente al cervello, che memorizza ogni interazione sociale e può cancellare pezzi di ricordo di chi lo indossa sulla base di temi o parole chiave. 

All’interno di una raccolta piuttosto luminosa per tematiche e ottimista per previsioni, Penso con la mia testa spicca per il tono distopico e per un uso della tecnologia più orientato verso la limitazione delle libertà personali. E se da un lato l’ambientazione nella Carolina del nord mi ha strappato un sorriso perchè anche in un altro racconto viene utilizzata come paradigma dello stato retrogrado, dove l’attività legislativa è coltivata allo scopo di soddisfare le istanze più conservatrici possibili, dall’altro l’innata propensione alla conoscenza e alla libertà di pensiero delle nuove generazioni immaginata da Palmer è forse lo slancio più ottimista e rassicurante di un volume già di per sé solare (senza mai sfociare nel consolatorio). 

Relazioni

La somma di questi elementi fa di Relazioni il volume perfetto per l’esordio di 451 non solo per tematiche, ma anche per la tempistica: il 9 giugno cade nel pieno del pride month e in tutti i racconti che compongono l’antologia si respira una bellissima atmosfera di comprensione e condivisione verso tutte le possibili sfaccettature dell’amore. Credo, per altro, che Invisibili, scritto da Nancy Kress e tradotto da Laura Bernaschi, sia uno dei primissimi casi in cui compare un adattamento del they/them neutro anglosassone. 

Tutto quanto scritto finora, insomma, non fa che confermare l’occhio attento della neonata 451 verso una letteratura fantascientifica che scriva di ciò che ci circonda e di ciò che è nell’aria. Un approccio confermato dagli altri due titoli che accompagnano Relazioni nell’esordio sugli scaffali, La voce del fuoco di Alan Moore e L’uomo immaginario di Al Ewing (apprezzato scrittore Marvel), a cui seguiranno a luglio Il gene del talento e i miei adorati meme di Hideo Kojima (sì, quel Hideo Kojima) e Il mondo dopo la fine del mondo di Nick Harkaway.  

Se queste sono le premesse, nel nostro piccolo non possiamo che rallegrarci per questa nuova voce nel panorama della fantascienza italiana: benvenuta 451, non vediamo l’ora di leggerti ancora. 



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Claudio Magistrelli

Pessimista di stampo leopardiano, si fa pervadere da incauto ottimismo al momento di acquistare libri, film e videogiochi che non avrà il tempo di leggere, vedere e giocare. Quando l'ottimismo si rivela ben riposto ne scrive su Players.

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